CENNI  STORICI

Cenni Storici

Il Comune di Villa Basilica (provincia di Lucca) è un territorio a 338 m. di altitudine s.l.m. con una superficie di 36,48 Km² e con circa 2.170 abitanti. Comprende varie Frazioni e località, come: Biecina, Botticino, Boveglio, Colognora, Pariana, Pizzorne, Pracando ed altre; mentre Comuni limitrofi sono: Pescia, Capannori, Borgo a Mozzano, Bagni di Lucca.

Le Vicende Storiche di Villa Basilica, centro agricolo e industriale che occupa la parte iniziale della valle della Pescia di Collodi, ai piedi dell’altipiano delle Pizzorne, hanno origini lontanissime. Appartenuta a lungo a potenti feudatari, il comune passa sotto il dominio di Lucca nel medioevo e, circa cent’anni dopo, diviene sede stabile della Vicaria della Valeriana, ideale custode della Repubblica di Lucca. La cerchia delle sue mura, il Palazzo del Vicario, l’antica Rocca, espugnata nel 1429 da Niccolò da Fortebraccio, testimoniano l’importanza del suo passato. Un passato di grande vitalità, dove un elemento di base era caratterizzato da una forte identità culturale. Con il 1442 il trattato di pace tra Lucca e Firenze restituì la Villa Basilica con tutte le fortificazioni, saccheggiate e distrutte, all’esercito fiorentino. Con il 1442 il trattato di pace tra Lucca e Firenze restituì la Villa Basilica con tutte le fortificazioni, saccheggiate e distrutte, all’esercito fiorentino. Con il 1442 il trattato di pace tra Lucca e Firenze restituì la Villa Basilica con tutte le fortificazioni, saccheggiate e distrutte, all’esercito fiorentino. Con il 1530 si ha notizia di un atto di Consiglio Generale di Villa Basilica, il condottiero che Francesco Ferrucci aveva inviato.

Monumenti, Itinerari e Attività: Villa Basilica, spesso protagonista di una storia poco nota ma importante, conserva numerose testimonianze del suo passato. La Pieve di S. Maria Assunta, edificio romanico del decimo secolo è una delle più importanti pievi di tutta la provincia. Il suo interno ospita arredi lignei pregiati e linee architettoniche di sicuro fascino, tra cui una fonte battesimale in marmo di scuola della cerchia di Matteo Civitali. Nella stessa pieve è visibile anche una “Sacra Famiglia” di scuola Raffaellesca. Di fronte, il palazzo del Vicario che mostra una bella e solida architettura di fine Quattrocento. La Rocca, oggi inglobata nelle abitazioni civili, si ergeva un tempo maestosa. Interessante anche il palazzo già residenza dei Cardini, potente famiglia locale, che diede i natali a Pietro, il quale fu segretario particolare di Pio IX, nonché padre di Egidio, fondatore dell’omonimo Istituto delle Suore Stimmatine.

Lungo la via principale del paese si rinviene grande interesse il palazzo natale di Giulio di Biecina, famoso chimico del Gabinetto Galilei di Pisa, nonché quello che oggi è sede dell’Amministrazione Comunale. All’ingresso del centro storico si trovano una fontana e una loggia ed una corte detta Aia del Colonnello e più in basso alla Corte Pippi. Sempre da via Roma, voltando a sinistra, si incontra l’edificio dell’attuale comune, già Palazzo di Grazia. È un edificio ben conservato da ammirare anche per gli affreschi interni. Anche le frazioni di Villa Basilica come Rimogno, Duomo, Capornano, Pontoro, Pariana, Boveglio e Guzzano, sono ricche di testimonianze storiche, ma forse la più interessante è Botticino, dove la fabbricazione della carta è un’arte che si tramanda ininterrottamente da sette secoli e dove una lapide testimonia la nascita della carta paglia, tipica della zona.

Colognora, antico Borgo Longobardo in perfetto stato di conservazione, invece, conserva un patrimonio etnico linguistico unico. Qui infatti si parla ancora un dialetto, trasmesso da un gruppo di famiglie di artigiani del ferro, immigrate dalla Lombardia nel diciottesimo secolo.

Il Paesaggio e Dintorni di questa zona della Lucchesia, facilmente raggiungibile, ma non da tutti conosciuta, gode del clima mite tipico delle rive ricche di acque sorgive. È una zona ricca per gli appassionati di trekking e escursionismo dell’altipiano delle Pizzorne che domina la vallata, e si attraversano boschi suggestivi che offrono la possibilità di camminate affascinanti e distensive in mezzo alla natura, sino a toccare i confini tra la Lucchesia e l’Appennino. Le Alpi Apuane e i contrafforti preindustriali dell’Appennino Toscano non da sfondo ai piccoli paesi, che sanno integrarsi perfettamente con l’ambiente.

Sport e Turismo: Durante l’inverno è possibile praticare, nei profondi silenzi carichi di suggestione, lo sci di fondo, lungo i sentieri che si inerpicano su pendii innevati e boschi silenziosi. I boschi, sono ricchissimi di funghi, un vero paradiso per gli appassionati che, durante la stagione di raccolta, vengono da tutta la provincia e anche da fuori. A Botticino allevavano colture di trote.

La bellezza dei boschi della zona è tutelata addirittura da un editto della Repubblica di Lucca, “Offizio sopra le selve”, che già nel 1400 stabiliva i limiti di disboscamento.

Anche la cucina, ricchissima di tradizioni: farro, zuppe, i necci, la polenta dolce, le poverette coltivate artigianalmente negli orti che circondano i paesi, sono un richiamo irresistibile per chi ama ancora i prodotti della terra. La ricchezza di castagne e marroni si riflette in tutta la gastronomia del territorio: frittelle, i castagnacci, la polenta dolce, il pane di neccio, le zuppe di funghi porcini, quant'altro fanno delle specialità gastronomiche che si possono gustare nei vari ristoranti della zona. Il museo virtuale della tradizione cartaria Villa Basilica-Colle di Matraia, ha stimolato notevolmente il turismo sul tema della produzione di carta preindustriale.

Nella Pescia minore e nei suoi numerosi affluenti, poi, è possibile praticare la pesca alla trota, il salmoide che popola le limpide ed incontaminate acque di questi torrenti.